Mi stanco delle cose ovvie.
Anzi, me le faccio andar bene magari per un lungo periodo, poi faccio le valigie e le sbatto fuori casa.
Le cose ovvie.
Le frasi fatte.
Stavolta è toccata alla zucca.
Mi piace, sia chiaro.
Ne sento la nostalgia alle prime avvisaglie di primavera.
L'attendo con ansia quando settembre è alle porte carico delle promesse autunnali, stagione che amo in modo viscerale.
Ne mangio in quantità industriali durante il periodo canonico, cercando di non snaturarla mai.
Delicata è e delicata deve rimanere.
Risotti accennati con uno nonnulla (mi sento tanto Giorgione) di robiola o, quando cerco una vita spericolata, un velo di parmigiano o sbrinz.
Delicate vellutate che hanno come unica nota stonata qualche nocciola tostata qui e là.
Qualche volta provo a farla in agrodolce ma mi sembra di farle un torto.
Poi arrivo a marzo e diamine, 'sta zucca...sempre di zucca sa.
E'...come dire..ovvia.
Sempre delicata, sempre appena accennata.
E allora, sul finir della stagione, le regalo un nuovo vestito.
Non fatevi ingannare dal titolo.
Zucca e ricotta..di nuovo ovvia.
Non fermatevi alle apparenze perché dietro c'è un mondo di sapori nascosti che esplodono nel vostro palato e si fanno largo.
Tutti protagonisti, forti, accesi come la stagione che sta arrivando e..accidenti, io non sono ancora pronta.
Ho troppe maniglie dell'amore, troppi maglioni ancora da indossare, troppe mani fredde da scaldare, tanti pomeriggi da trascorrere in compagnia di una tisana bollente e un thriller glaciale come una strada svedese accanto al bosco misterioso.
Capperi.
Una piccola acciuga.
Aglio.
Sapori forti, assoluti.
La delicatezza della zucca stavolta mi è necessaria così come il suo colore.
Magari anche l'anima candida della ricotta, il più semplice dei formaggi, il più ingenuo.
Perché?
Perché è afrodisiaca e si sa, l'amore è come il beige, sta bene con tutto.
E poi mi toglie il mal di testa, o almeno ci prova.
E poi sa d'Italia, di mare e di terra.
Il riso? Vi prego, un bel Carnaroli.
Niente parboiled.
O basmati. Giuro, ho visto un risotto nostrano a base di basmati.
Please.
Non ce la posso fà!😉
RISOTTO ZUCCA e RICOTTA
400 gr riso Carnaroli
1 acciuga sottosale
1 spicchio di aglio
1 costa di sedano
2 cucchiai abbondanti di capperi
1 litro di brodo vegetale
500 gr di zucca
150 gr ricotta vaccina
vino bianco quanto basta
Prepara il brodo vegetale secondo la tua personale ricetta.
Taglia la zucca a dadini, dopo averla liberata dalla scorza.
Tria il sedano e la cipolla.
Schiaccia l'aglio.
In una padella abbastanza grande metti dell'olio e fai soffriggere dolcemente i capperi, il sedano e la cipolla tritati e l'acciuga. Fai insaporire e togli l'aglio.
Aggiungi la zucca, alza leggermente la fiamma e falla rosolare.
Scalda il vino bianco.
Versa il riso, guarda l'orologio e calcola un minuto durante il quale lo farai tostare agitando leggermente la padella.
Sfuma con il vino caldo e fai evaporare.
A questo punto inizia la cottura vera e propria aggiungendo il brodo vegetale CALDO a poco a poco.
Non affogare il riso, versa un mestolo o due di brodo e fai asciugare lentamente.
Continua fino a fine cottura.
Cinque minuti prima di spegnere il fuoco aggiungi una noce di burro, mescola e regola di sale e pepe (bianco, mi raccomando).
Versa il risotto nei piatti.
Stempera la ricotta con quel che rimane del brodo vegetale.
Devi ottenere una consistenza semicremosa.
Versa sul tuo risotto e servi con un cappero come ornamento.