Una frittata senza uova, con una buona quantità di proteine ma senza grassi saturi? Ce l'ho.
Una frittata adatta anche alle esigenze dei vegani, vegetariani e intolleranti alle uova? Ce l'ho.
O meglio, ce l'ha Marco Bianchi nel suo "Un anno in cucina con Marco Bianchi".
Il segreto?
La farina di ceci!
Io non avevo un buon rapporto con siffatto ingrediente. La annusavo, la scrutavo e la mettevo da parte.
Finché non ho incontrato la mitica FARINATA DI CECI . L'ho cucinata e amata subito e riproposta fìno allo sfinimento.
Da lì è iniziato uno studio, un interesse che addirittura mi ha portato a lavarmi i capelli con suddetta farina.
Storcete il naso?
E' una delle ultime tendenze in fatto di bio e ritorno a quello che madre natura ci ha regalato. Un decluttering cosmetico che a me gusta 'na cifra.
La farina di ceci contiene saponine quindi, semplicemente, lava!!. Provate ad addizionarla con un po' di acqua e qualche goccia di Tea Tree Oil. Il cuoio capelluto e le doppie punte vi faranno la Hola, mentre mister silicone farà le valigie, diretto nei mari del Sud.
Ma la frittata di ceci nella frittata...ma dai!
Ma sarà buona?
Ma sarà gustosa?
Ma non saprà de..cecio?
L'ho provata e, ahimè, è comparso il cartello, nei vari supermercati della città, con la mia faccia con su scritto: lei non può entrare. Perché svaligiavo scaffali su scaffali di farina di ceci, lasciando i palermitani senza panelle e i liguri senza farinata.
E' buona, ve lo assicuro...anche senza niente.
Io ve la propongo nella versione di Marco, con cipolle e curry, ma in realtà ci potete mettere di tutto...no, la pancetta no, è vegana la frittata, santo maiale!
Piselli, carote, broccoletti, fagiolini, asparagi, spezie e dai, quello che avete nel frigo 😉
In questo caso cipolle e curry sono il mammasantissima della frittata di ceci. Ma il curry deve essere di prima qualità e le cipolle beh, provate quelle rosse di Tropea IGP, ne vale veramente la pena. QUI trovate tutte le caratteristiche di tale vanto italico e già che ci siete fatevi un giro nel sito per vedere quante e quali prelibatezze possono essere realizzate sfruttando gli aromi e i sapori tipici della cipolla di Tropea.
Pronti?
Dieci minuti e siete in tavola!
FRITTATA di farina di CECI
1 tazza di farina di ceci
2 tazze di acqua tiepida
sale
2 cipolle rosse di Tropea
pepe nero
1 cucchiaino raso di curry
olio extravergine d'oliva
Occorre fare due precisazioni.
La prima è relativa alle cipolle. Marco le utilizza crude nel suo impasto. Se la cosa non ti attrae per niente, cuocile prima, per circa dieci minuti, facendole stufare in poco olio e aggiungendo, mano mano, acqua fino a cottura. Falle raffreddare un po' e mettile nell'impasto.
La seconda precisazione riguarda la tazza da utilizzare. Deve avere una capienza pari a 500 ml per circa 4 persone e una padella di 24 cm.
Diluisci la farina di ceci con 2 tazze di acqua tiepida e mescola con una frusta. Io di solito utilizzo il frullatore ad immersione per essere sicura di togliere tutti i grumi della farina.
Aggiungi il sale, il pepe, il curry e un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva. Unisci le cipolle affettate finemente (crude o cotte).
Ungi con l'olio una padella antiaderente e falla scaldare. Versa la pastella di farina di ceci e cuoci all'incirca dieci minuti per lato.
Puoi anche cuocerla in forno come una comune frittata se vuoi!
Servila con un contorno a base di insalata mista (finocchi, rucola, pomodorini, lattughino, qualche oliva e una manciata di noci).