Non so a voi ma a me la parola aquafaba evoca orizzonti magici, boschi fatati, riti celtici. E credetemi, non è perché ho appena visto l'ultima puntata di Britannia 😊
Prima di sapere cosa fosse mi ha incantato il suono della parola, una consuetudine nemmeno troppo remota per chi, come me, ogni giorno lavora proprio con loro, con le parole.
Un piccolo excursus nella fonte linguistica alla quale dobbiamo buona parte del nostro patrimonio linguistico, il latino, ha permesso di coniare questo termine:
aqua ovvero acqua
faba ovvero legumi
Aspetta, rewind.
Legumi? Passi per l'acqua che con le atmosfere celtiche ci sta bene, ma i legumi?
I legumi non mi fanno pensare a nulla di magico se non a una bella scodella fumante quando fuori fa freddo. O all'insalata con i fagioli rossi, il tonno, il mais e la cipolletta di Tropea in estate.
Come vedete, nulla di ancestrale, piuttosto fame, quel languorino che a mezzogiorno o giù di lì ti fa vedere al posto della testa del capoufficio una bella teglia di melanzane alla parmigiana.
Oppure, mentre la tua collega parla parla e parla, tu pensi soltanto alle lasagne di tua mamma.
Io, fino a ieri, l'acqua dei legumi l'ho buttata, anche se Jamie Oliver dallo schermo del Gambero Rosso mi ha detto "My darling, non si fa, è un liquido prezioso". Ora è vero che mangerei pure la sola de na scarpa cucinata dal mio Jamie (mio capito, non vostro, solo mio😜) però.....boh, ma non se buttava sto liquido? Pare 'na melmetta, a guardarlo bene....
Joel Roessel , noto blogger francese, nel 2014 quest'acqua non l'ha buttata e ha scoperto una cosa fenomenale: una volta montata diventa come un albume a neve. Prova a realizzare le meringhe ma ha bisogno comunque di uno stabilizzante per ottenere un risultato decente.
Nel 2014 arriva l'estro pratico e arguto dello statunitense Goose Wholt. Studia il liquido di governo dei ceci, lavora sulla quantità dello zucchero e la densità del suddetto liquido ed...EUREKA! Abbiamo trovato un sostituito interamente vegetale delle uova!
Una scoperta sensazionale che ha rivoluzionato il mondo della pasticceria veg e non solo. Perché sostituire o limitare le uova nella propria alimentazione non è soltanto una questione etica ma anche una necessità dettata da alcuni problemi, come un livello di colesterolo troppo alto.
Quindi cos'è l'aquafaba? E' semplicemente il liquido che trovate dentro le lattine dei legumi! Economico vero?
Basta montarlo per qualche minuto per provare una piccola sensazione di disorientamento...ma ho montato l'acquetta der cecio oppure un albume? la consistenza è la stessa!
Ovviamente il mio consiglio è quello di scegliere marche conosciute e soprattutto prediligere barattoli in vetro. Costano un pochino di più ma ne vale la pena. C'è chi dice che l'aquafaba può essere realizzata anche a casa. Io ancora non ho provato e per ora non ne ho intenzione. Se volete cimentarvi fate un giro su Vegolosi, troverete spunti e suggerimenti.
Con l'aquafaba possiamo preparare maionese, meringhe, mousse e tutto quello che viene realizzato normalmente con gli albumi.
La mousse vegana al cioccolato mi è piaciuta?
No
Come no?
Piaciuta è un termine riduttivo.
Pensavo di aver raggiunto la perfezione con la Mousse al cioccolato in due ingredienti, ma questa le batte tutte.
E mettiamoci anche che si prepara in un battibaleno!
Quindi esperimento riuscitissimo e ve lo consiglio, vegani o no. Una volta provata non ne potrete fare più a meno, parola di Emporio 21!
Una piccola precisazione: pare che vada bene qualsiasi legume. Dopo un po' di ricerche nei blog vegani di mezzo mondo, ho visto che i risultati migliori si ottengono con l'aquafaba dei ceci.
MOUSSE VEGANA AL CIOCCOLATO
Aquafaba ricavata da un barattolo di ceci
150 g di cioccolato fondente di ottima qualità
3 cucchiai di zucchero integrale di canna (qui scegliete in base al vostro tipo di alimentazione, va bene anche il semolato, lo zucchero a velo o la stevia)
qualche goccia di limone
cannella (facoltativa)
Scola i ceci raccogliendo il liquido in una ciotola. mettilo in frigorifero o, se il tempo stringe, per dieci minuti in freezer. Per montare bene deve essere freddo!
Nel frattempo sciogli il cioccolato a bagnomaria e fallo intiepidire.
Togli l'aquafaba dal frigo (o freezer), aggiungi qualche goccia di limone e inizia a montarla con le fruste, così come faresti con gli albumi. In pochi minuti cambierà consistenza, acquistando spessore e compattezza.
Unisci lo zucchero continuando a montare. E' la volta del cioccolato fuso ormai freddo. Aggiungilo mescolando delicatamente con una spatola. SE ti piace la cannella aggiungine un pizzico, esalta l'aroma del cioccolato!
Una volta ottenuto un composto omogeneo, distribuisci nelle coppette e fai riposare in frigorifero.
Se vuoi puoi servire accompagnato dalla panna di cocco (la ricetta la trovi QUI)