Ci sono molte ricette che mi sono appuntate e che per vari motivi non ho ancora realizzato. Questa della "Torta Russa di Verona" è una di quelle, scoperta da tanto e per mancanza di tempo mai realizzata.
Questa volta però avevo tutti gli ingredienti in casa, un Festival di Sanremo in televisione che era più che altro da ascoltare, il momento giusto per prepararla.
Si tratta di un dolce tradizionale di Verona, anche se la sua invenzione risale solo alla metà del secolo scorso da parte di un pasticcere veronese.
Sull'origine del suo nome ci sono due teorie. Una secondo cui sarebbe così chiamata perché ricorderebbe la forma di un colbacco russo. L'altra invece, molto più romantica, vorrebbe che il pasticcere veronese che l'ha inventata lavorasse sulle navi da crociera nei mari del Nord e che l'abbia chiamata così perché dedicata ad una splendida ragazza di Odessa che voleva conquistare.
In ogni caso fa ormai parte dei dolci più amati di Verona ed è abitudine anche prepararla in casa.
Ingredienti: (per una teglia da 20 cm di diametro)
- una confezione da circa 250 gr di pasta sfoglia
- 50 gr di farina 00
- 50 gr di amido di mais
- 8 gr di lievito per dolci
- 90 gr di burro a temperatura ambiente
- 3 uova
- 150 gr di zucchero semolato
- 1 fiala di aroma rum
- 1/2 fiala di aroma mandorla
- 100 gr di amaretti
- 60 gr di mandorle senza pelle
- un pizzico di sale
Per guarnire
- zucchero a velo
Per prima cosa con il mixer riducete in polvere gli amaretti insieme alle mandorle.
In una ciotola amalgamate con le fruste il burro a temperatura ambiente con 100 gr dello zucchero a disposizione.
In un'altra ciotola montate i tuorli con i rimanenti 50 gr di zucchero. Così diceva la ricetta che ho seguito, ma credo che si possano tranquillamente montare i tuorli con tutto lo zucchero ed unirci poi il burro morbido continuando a montare.
A parte montate gli albumi a neve.
Unite il burro montato ed i tuorli montati anch'essi, aggiungeteci gli aromi di rum e mandorla, il sale, gli amaretti e le mandorle ridotti in polvere.
Quindi aggiungete la rina, l'amido di mais ed il lievito setacciati insieme.
L'impasto è risultato piuttosto denso, per cui potreste aiutarvi con le fruste elettriche.
Per ultimi aggiungete gli albumi montati a neve amalgamandoli con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto per non farli smontare (ma sacrificate le prime cucchiaiate di albumi per ammorbidire il composto).
Con la pasta sfoglia, che avrete prima bucherellato con i rebbi di una forchetta, rivestite la teglia foderata di carta da forno lasciando i bordi alti che poi dovrete ripiegare sul ripieno.
Versate quindi il ripieno livellandolo e ripiegatevi sopra i bordi di pasta sfoglia.
Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 1 ora (a me sono serviti 15 minuti in più) ma comunque regolatevi controllando che l'impasto sia asciutto con uno stecchino.
Una volta cotta lasciate la torta nel forno spento per altri 20 minuti.
Spolverate di zucchero a velo quando è ormai fredda.
E' deliziosa, un ripieno morbido racchiuso in un guscio di sfoglia friabile, se amate le mandorle provatela assolutamente! =^-^=