Non amo particolarmente le Fiesta. Troppo alcoliche, poco delicate. O almeno non le amo nella vita di tutti i giorni.
In gravidanza è stata tutta un'altra storia. Quindici di agosto e una voglia tremenda di Fiesta, appunto. Il problema è che quasi 18 anni fa non esisteva l'apertura selvaggia di centri commerciali & co. e soprattutto, con quella canicola, le confezioni di merendine al cioccolato erano piuttosto rare.
Beh, quel sant'uomo di mio marito è riuscito a trovare un distributore automatico dove faceva bella mostra di sé una Fiesta. Meglio del Sacro Graal. A dire il vero avrei anche da ridire sulla frase "bella mostra". La merendina era floscia, sudata e accartocciata ma non sia mai che la bambina venga con una voglia di Fiesta stampata sulla fronte 😏.
Ho avuto il coraggio di mangiarla, anzi di divorarla, dicendo boccone dopo boccone "No, non mi piace". In quel frangente mio marito ha capito che noi donne siamo un mistero a metà strada tra una visione angelica e il braccio destro di Lucifero. Paranormal activity a noi ce fa 'n baffo!
Che c'entra la Fiesta con questi quadrotti? Niente, se non che li ho tirati fuori dopo che una delle mie figlie mi ha detto "Non ci vedo più dalla fame", proprio come recita il fortunato spot della merendina. Una frase che, seppur nella sua semplicità, rimane infilata nelle sinapsi. Siamo bravi noi copywriter eh? O almeno, quelli dello spot sono bravi, io magari un po' meno😅
Non ci vedeva più dalla fame, la donzella in piena crisi puberale. A mezzogiorno va bene, ma alle cinque del pomeriggio una matriciana la vedo poco indicata. Ci voleva qualcosa di diverso..
I suddetti pasticcini si preparano in poco tempo. Sono piccoli ma sostanziosi e placano quella sensazione di temporanea cecità provocata da uno stomaco super attivo.
Non avete bisogno di grandi attrezzature. Oltre alla succitata fame, dovete armarvi di uno stampo rettangolare (piccolo), carta forno e fruste (o planetaria). Non alzate il sopracciglio sinistro se dopo la cottura sono leggermente umidi e la famosa prova stecchino vi restituirà un legnetto con un po' di impasto appiccicato.
Il dolcino è umido, non pastoso, insomma non fa l'effetto "mappazzone" (Barbieri docet).
Quadrotti al cioccolato
2 uova
40 g farina
1/2 cucchiaino di cannella e noce moscata (facoltativo)
40 g burro
100 g cioccolato fondente di ottima qualità
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
130 g zucchero di canna
50 g di noci o nocciole tritate
1 cucchiaino di polvere di caffè
Fai sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro, aggiungi il caffè in polvere. Mescola con cura e metti da parte per far intiepidire.
Intanto sbatti le uova con lo zucchero e aggiungi le spezie, la frutta secca tritata, il cioccolato poco alla volta e la farina setacciata con il lievito.
Prendi il tuo stampo rettangolare, foderalo con la carta forno leggermente inumidita, stendi il composto livellandolo con cura.
Fai cuocere a 180°C per circa venti minuti.
Fai raffreddare, taglia a quadrotti e servi con un ciuffo di panna montata.