Sapete qual è il più grande sgarbo che si possa fare al destino?
Vivere.
A dispetto di tutti e di tutto.
Vivere al di sopra dei guai, delle amarezze, dei macigni che ci piovono addosso all'improvviso.
Pensare che il domani sia un contenitore troppo vuoto e lontano per pensarci adesso
e che il passato invece sia talmente pieno che anche solo un minuto speso nei ricordi rischi di farlo traboccare inutilmente.
L'attività dell'Emporio si era interrotta perché una persona a me molto vicina sta pagando il suo ticket, il suo biglietto d'ingresso nella lotta.
Scrivere era diventato impensabile perché le parole cadevano nel vortice del non senso portato dalla malattia.
Poi la ribellione.
La mia.
Perché se la vita mi morde io la sbrano.
Da sempre.
Lei mi pizzica e io le do uno schiaffo.
Mi schiaccia un piede e io le rido in faccia.
E anche stavolta sarà così.
"L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."(Italo Calvino, Le città invisibili)
E la cucina è il luogo della pace, della connessione con il proprio sé creativo e amante della vita. E' dare e ricevere, è scegliere uno spazio che non è inferno ma purezza e amore.
Questa torta nasce per celebrare lo spazio di mezzo, quello sospeso tra una nuvola e un raggio di sole .
E' primordiale come solo una torta a base di frutta sa essere.
E' semplice, è rituale, è quella torta che sa di buono, che sa di tovaglia stesa al sole, di caffè alla mattina.
Quale miglior ricetta per ricominciare un percorso!
Torta semplice alle mele e pere
3 uova
150 g farina
50 g amido di mais o fecola di patate
120 g zucchero
2 cucchiaini di lievito in polvere
100 ml olio di mais, girasole o soia
2 mele piccole
2 pere piccole
1 pizzico di sale
1 scorza di limone grattugiata
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
Accendi il forno a 180°C.
Sbuccia e taglia a fettine le mele e le pere. Cospargile con il succo di limone per non farle annerire.
Monta le uova con lo zucchero finché saranno gonfie e spumose.
Aggiungi l'olio, il limone e la vaniglia.
Setaccia la farina, con l'amido (o la fecola), il lievito e il sale.
Aggiungi questo composto alle uova montate.
Fodera con la carta forno o imburra e infarina una piccola tortiera (massimo 22 cm di diametro).
Versa il composto, aggiungi le fettine di frutta e spargi sulla superficie un cucchiaio abbondante di zucchero semolato.
Cuoci nel forno caldo per circa 30 minuti.
Prima di togliere la tua torta dl forno fai la prova stecchino, ogni forno è diverso!
Fai raffreddare e servi con un panna fresca leggermente montata e zuccherata.