Quando lavoriamo per "costruire" un testo la prima cosa alla quale dobbiamo prestare attenzione è il titolo.
Poche parole di senso compiuto che devono rispondere a una duplice esigenza: devono colpire il lettore e devono piacere a sua maestà Google.
Non è semplice.
E' un po' come dare una botta al cerchio e una alla botte. E molto spesso quello che a me piace messere Google me lo sputacchia addosso.
Anche colpire l'immaginazione di chi legge non è semplice.
Tempo fa dovevamo trovare un titolo per una raccolta di racconti.
La prima stesura recitava Racconti Umani.
Brutta.
Banale.
Nella seconda abbiamo semplicemente invertito i fattori: Umani Racconti.
Ed è tutta un'altra storia.
Prendete questi biscotti.
Se il loro nome fosse stato Biscotti da latte o Biscotti buonissimi o ancora Biscotti facilissimi io probabilmente non li avrei nemmeno notati.
Invece....i Dormienti.
Adoro il loro nome.
Mi piace pronunciarlo, sentirlo roteare nel palato e tra i denti. Immagino schiere di biscottini placidi e tranquilli che si riposano all'ombra della biscottiera.
Dormi che ti passa.
E loro dormono e lentamente acquistano sapore, consistenza.
Hanno la leggerezza di una frolla d'altri tempi, la friabilità del biscotto che dai a tuo figlio appena inizia a mettere i denti, il profumo del forno di paese...
Li assaggi e immagini un tuffo in un mare di latte.
Li assaggi e pensi che forse è il caso di prenderne subito un altro perché è troppo buono.
Di cosa sanno?
Di casa.
Di mamma.
Del tempo che è stato e che non ho più ritrovato.
Ci sono molte ricette nel web. Questa l'ho appuntata su un foglio di carta ed è quella che viene meglio e che soprattutto non prevede troppe uova. Non so dirvi il blog dal quale arriva, se qualcuno dovesse riconoscerla batta un colpo così metto le corrette attribuzioni.
Condizione indispensabile: usate l'ammoniaca per dolci, è necessaria. Regala un friabilità unica al biscotto.
Due accortezze: tenete il forno leggermente aperto durante la cottura (basta mettere un mestolo di legno nello sportello) e fateli raffreddare completamente.
I DORMIENTI
450 g farina
3 uova
60 ml olio di mais o girasole
1 bustina di ammoniaca per dolci (circa 8 g)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 g zucchero
Prendi la planetaria e monta per circa due o tre minuti le uova con lo zucchero.
Aggiungi l'olio, la farina, la vanillina e l'ammoniaca.
Lavora con cura l'impasto fino a renderlo omogeneo.
Mettilo in una ciotola, coprilo con un panno e fallo riposare in frigorifero per almeno una nottata (l'ideale sarebbe almeno 24 ore).
Trascorso questo lasso di tempo, stacca dei pezzi di impasto e fai dei rotolini.
Tagliali in pezzi di circa 6 cm e rotola ciascuno di essi nello zucchero semolato che avrai preparato in una ciotola a parte.
Sistemali su una teglia foderata di carta forno e cuocili a 180° per circa 15 minuti.
Fai attenzione a non farli scurire troppo e non ti preoccupare se sono troppo morbidi, raffreddandosi raggiungono la giusta consistenza.