Sette anni di blog e sette anni di amicizie. Con alcune ci siamo perse per strada, con altre ci salutiamo con affetto, e poi ci sono quelle due o tre che mi porto dietro da quel lontano 2012.
Lei è una "vecia" del web. Scriveva le sue ricette, seguitissime, quando io ancora ero indecisa se fare l'astronauta o andare a raccogliere mughetti albolineati in Uzbekistan. E' stata la prima a vedere in me un potenziale, la prima a spingermi ad andare oltre il blog, la prima a delineare per me un futuro da ghostwriter (e così è stato), la prima a farmi dei cazziatoni allucinanti, la prima a costringermi alla sua maniera a tornare qui, in queste pagine, ma tornando proprio alle origini.
Lei ha abbandonato questo mondo perché è fatta così, esce di scena quando le pare ma soprattutto quando è acclamata e amata. Dice che le piace lasciare un buon ricordo prima di macchiarlo con il suo famoso brutto carattere. Da un po' di anni alleva api albine in Madagascar. Prende il sole tutto l'anno, legge solo Agatha Christie in lingua e il telefono lo usa per inviarmi le sue perle di saggezza.
La conversazione risale più o meno a una settimana fa:
Lei
"Mbeh, che tocca annà a Chi l'ha visto per trovatte?"
Io
"Ma no vecia (la chiama così perché uno vecchia lo è davvero😁 ma soprattutto perché si incazza come una iena) è che ho un sacco di cose da fare, non ho tempo, il lavoro, le ragazze, il marito, la casa, la gatta..."
Lei
"Mbeh e che non magni?"
Io
"Certo che magno, pure a te volendo"
Lei
"Mbeh, non penso che te magni ogni giorno a minestra riscallata"
Io
"Certo che no"
Lei
"E allora muoviti e leva pure sta Signora Dolcetti che non se po' sentì. Chi nasce in un modo, non po' morì in un altro. L'Emporio 21 ce deve sta perché sei te come ce devono sta tutti i pipponi che scrivevi.
E vatte a mette la moderazione dei commenti che me sa che sei finita su una directory de protestati o de attrici porno"
Uh cacchio e io che pensavo che la mia assenza avesse fomentato di nostalgia e lacrime gli animi dei miei lettori. Due mesi che non scrivo più e ho 50 commenti sotto l'ultimo post. Già mi vedevo passare come la regina Elisabetta o papa Francesco e dispensare baci e abbracci e confortare voi fratelli e sorelle tristi per la mia prolungata assenza.
Avevo dimenticato la regola numero 1 del Fight Club, ehm scusate del mondo dei blog: leggi, prima ancora di pensare.
E ho letto, diamine se ho letto.
Praticamente i commenti mi proponevano quattordici prestiti e investimenti redditizi alle Cayman più una serie di incontri piccanti anche questi molto redditizi #pressappoconapornostar 😏
E allora ho capito che quando vado in giro per il web a cercare template o nuovi font perché il blog sempre uguale m'annoia, me devo tagliare in ordine sparso falange, falangina e falangetta perché è come se dicessi a quei gran figli de na ballerina de spammatori e hacker: venite, prendetevi tutto, autrice compresa😎.
Quindi fate attenzione, non cambiate nulla o nel caso fatevi aiutare da chi lo fa per mestiere!
Grazie vecia, non ti prometto che sarò assidua ma giurò che mi impegnerò, almeno una volta a settimana!
Da cosa può ricominciare un mio blog? Beh, sicuramente da un dolce e sicuramente da un dolce al cucchiaio. Il bicchierino che vi propongo è perfetto per le feste perché è lussurioso, no va beh, non va bene sto aggettivo, diamine è una ricorrenza religiosa...allora, rewind, è seducente, no, nemmeno, è godurioso, e che cacchio concentrati Monica, ok è ...buonissimo 😉
E' un bicchierino a base di caramello, mousse al cioccolato bianco e noccioline tostate e salate. La preparazione è molto semplice e abbastanza veloce. Il figurone è assicurato!
La ricetta è "tetesca" e viene dal sito Lecker. L'ho modificata in alcuni punti per renderla un po' meno dolce. Se masticate un po' di lingua fatevelo un giretto tra quelle pagine, ne vale la pena! In caso contrario occhio a mr. Google Traduttore che ogni tanto, secondo me, se fuma l'intonaco di casa sua. Tempo fa dovevo tradurre una ricetta dal russo e lui, impunito e infame, mi ha detto a un certo punto che avrei dovuto imburrare con cura quella "cxxxo" di tortiera😵
Prima di finire vi invito, se amate i libri come la sottoscritta, a leggere la mia ultima creatura. Il blog si chiama Fatti un libro e se vorrete scrivere anche voi qualche recensione sarò felice di ospitarvi!
Mousse al cioccolato bianco e caramello
per 6 bicchierini
450 ml di panna fresca da montare
150 g tavoletta cioccolato bianco
3 cucchiai di acqua
1 uovo
120 g zucchero
1 uovo
nocciolini tostate e salate
1 pizzico di sale
Prepariamo la salsa al caramello:
Fai scaldare 200 ml di panna, spegni prima dell'ebollizione.
Metti in una pentola d'acciaio lo zucchero e i 3 cucchiai di acqua. Scalda a fuoco lento, mescola in continuazione e spegni appena si è formato il caramello, deve diventare di un bel marrone dorato.
Togli dal fuoco e versa la panna calda a poco a poco. Riporta la pentola sul fuoco e porta a bollore. Ricordati di mescolare sempre con una frusta o un cucchiaio in modo tale che il caramello non bruci.
Versa nei 6 bicchierini la salsa al caramello, lasciane un po' da parte per la decorazione finale, fai intiepidire e metti in frigo per almeno un'ora.
Prepariamo la mousse:
Monta la panna rimasta, fai sciogliere la tavoletta di cioccolato bianco a bagnomaria.
Togli il cioccolato dal fuoco, unisci l'uovo e gira velocemente in modo tale che il calore possa cuocerlo leggermente. Unisci un pizzico di sale e la panna, a poco a poco.
Tira fuori i bicchierini dal frigo e versa la mousse sul caramello raffreddato. Fai riposare sempre nel frigorifero per almeno due ore.
Prima di servire cospargi la superfici con le noccioline tostate e la salsa al caramello che avevi tenuto da parte.