WEEKEND A CASERTA

Finalmente ricominciamo a vivere dopo questa temibile pandemia e cominciamo a viaggiare per ammirare le tante bellezze della nostra amatissima terra. Il pensiero sempre corre ai luoghi della giovinezza che non abbandoni mai e rimembri, come soleva dire Giacomo Leopardi, poeta illustre e studiatissimo alle scuole superiori, ma non solo. Ci sono nella provincia di Caserta tantissimi luoghi da visitare, ricchi di storia locale e pittoreschi per gli angoli idilliaci che facilmente si trovano intorno   lungo le pendici boscose in mezzo alle quali troviamo nascosti deliziosi borghi com’è tutt’ oggi Giano Vetusto e la notissima Casertavecchia. Cominciamo dall’ anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, le cui rovine sono disseminate in un grande prato antistante l’anfiteatro stesso. Altre memorie dell’epoca romana sono sparse per la città come l’Arco di Adriano che chi viene da Capua è costretto ad attraversare e ancora si possono ammirare le cinquantuno colonne romane che abbelliscono il duomo , del V secolo. Fuori Santa Maria Capua Vetere, procedendo verso Caserta, sempre stando sulla via Appia, c’è la Conocchia con la sua caratteristica architettura. A pochi chilometri da questi luoghi, salendo un po’ c’è Sant’Angelo in Formis, ai piedi del monte Tifata, il centro è noto per la splendida basilica dedicata a San Michele. Essa venne edificata nel 1073, è a pianta basilicale e la facciata è preceduta da un portico di cinque arcate sostenute da quattro colonne: in fondo all’arcata di mezzo si apre il portale di marmo bianco, sovrastato nella lunetta, da un affresco del Giudizio Universale. Dopo la visita a questo gioiello romanico è la volta di Capua. La via più antica è corso Appio, da percorrere partendo dal fiume Volturno, su cui è stato ricostruito il ponte romano distrutto dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Sulla sponda occidentale restano pochi ruderi del catello delle Torri, difesa esterna all’accesso in città. Da piazza del Giudici si arriva al duomo, che presenta un raro atrio a quadriportico su grandi colonne romane. A nord del corso Gran Priorato si trova l’area in cui si trovava il palazzo dei principi longobardi , circondata da piccole costruzioni religiose di grande interesse: San Michele al Corte del IX secolo; San Giovanni a Corte del X secolo, ma rifatta; San Salvatore Maggiore a Corte, raro esempio di chiesa longobarda. Dopo Carinola dove si può ammirare la cattedrale romanica ed edifici gotico-catalani del Quattrocento, si arriva a Sessa  Aurunca, un borgo medioevale dove possiamo ammirare la piazza del Duomo e il castello ducale di origine altomedioevale. L’itinerario si sposta a Roccamonfina, a pochi chilometri c’è il santuario di Santa Maria dei Lattani, del XV secolo. Altra sosta è Teano, dove si può ammirare la gotica chiesa della Madonna della Libertà e le rovine del teatro romano, terme, santuari e lastricati di strade romane. Poi, tramite l’autostrada da imboccare nelle vicinanze si arriva a Caserta, città ricostruita nel dopoguerra, moderna con le sue ampie strade e palazzi a più piani. E’ dedicata a Sant’Anna e ogni anno, il 26 luglio, nella bella chiesa vicinissima alla stazione ferroviaria festeggia la sua patrona. Non dimentichiamo il suo monumento più famoso: la Reggia, un capolavoro architettonico di epoca borbonica.


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