Pizza alla napoletana (dolce) di Pellegrino Artusi per il Menù Lib(e)ro



Per le torte ed i semifreddi volevo assolutamente eseguire una delle ricette del libro che praticamente vedo in casa da quando sono nata.
Si tratta della terza edizione originale del libro di Pellegrino Artusi "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene" che fu pubblicata nel 1897, Salani Editore di Firenze.
Era l'unico libro di cucina che aveva mia madre, regalatole dalla cognata, la mia zia viennese Carolina che lo aveva a sua volta acquistato appena arrivata a Roma per conoscere la cucina italiana.
E' il libro da cui ho copiato le prime ricette di dolci da ragazzetta, oltre quelli tipici austriaci che mi aveva insegnato zia Carolina (per noi zia Lina).
Così ho scelto la pizza alla napoletana che non è la pizza napoletana di pasta lievitata che giusto un anno fa è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, ma è un dolce ripieno di crema pasticcera e ricotta che viene chiamata dall'Artusi "pizza" come si usa ancora oggi al sud ed anche in alcune zone del centro Italia per indicare una torta sia dolce che salata.
Vi metto le foto della ricetta e della prima pagina dell'indice delle materie, nella terza edizione la ricetta della "pizza alla napoletana" è la numero 465.







Non avendo più la copertina anteriore del libro qui vi metto la foto che la nostra amica Tamara mi ha gentilmente concesso della copia del libro a cui è legata.

Se vorrete aggiungere anche voi le vostre ricette Lynne sarà la chef che le raccoglierà nel suo blog "Cafe Lynnylu" fino al 20 dicembre.







Ingredienti: (per una teglia da 20 cm)

Per la frolla (ricetta B numero 451 del libro dell'Artusi)

  • 250 gr di farina 
  • 125 gr di burro
  • 110 gr di zucchero bianco
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo
Per il ripieno
  • 150 gr di ricotta
  • 70 gr di mandorle dolci con tre amare
  • 50 gr di zucchero
  • 20 gr di farina
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo
  • odore di scorza di limone o di vaniglia
  • mezzo bicchiere di latte
Per spennellare la torta
  • 1 tuorlo 

Iniziate a preparare la frolla utilizzando preferibilmente zucchero finissimo e burro ammorbidito e lavorando il meno possibile gli ingredienti perché, come suggerisce l'Artusi, la frolla non si bruci.
Una volta ottenuta la frolla dividetela in due parti e mettetela a riposare in frigorifero avvolta nella pellicola fino al giorno dopo.


Passate quindi a preparare il ripieno.
In una casseruola unite latte, zucchero, farina e l'uovo intero. A fiamma bassa mescolate con una frusta fino ad ottenere una crema liscia. 
Fuori dal fuoco aggiungete il tuorlo e gli aromi (scorza di limone o vaniglia) mescolando sempre con la frusta.
Unite quindi alla crema la ricotta aiutandovi sempre con la frusta e  poi le mandorle sbucciate e tritate finemente.



Riprendete la frolla e dividetela in due parti.
Con una, dopo averla stesa con il mattarello, rivestite uno stampo da 20 cm di diametro precedentemente imburrato oppure ricoperto con  la carta da forno come ho fatto io. 
Versatevi il ripieno e quindi ricoprite con l'altra metà anch'essa stesa con il mattarello, lasciandone un po' da parte per creare delle decorazioni. 
Spennellate con il tuorlo leggermente battuto, adagiatevi le decorazioni e bucherellate la superficie perché non gonfi durante la cottura. 

Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti.
Spolverizzate la superficie con zucchero a velo.




Avvicinandosi il Natale ho voluto creare delle decorazioni a tema natalizio e lo vedo bene accanto ai dolci più tradizionali.
Nel ripieno io metterei altri 50 - 70 gr di ricotta in più, ma questo va a gusto. Per il resto è perfetta, davvero deliziosa, anche se con l'Artusi si gioca davvero facile.
Alla prossima! =^-^=

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